Learn & Know 2018
Diario di Bordo
Domenica 12 agosto 2018
Partiti da Palermo il gruppo selezionato per la vacanza-studio relativa al progetto Learn & Knowha affrontato il viaggio mattutino con speranze, vecchie amicizie, prime conoscenze, aspettative e sogni da realizzare in gruppo. Per alcuni era il primo viaggio fuori dall’Italia, per altri è stato il primo viaggio in assoluto. Dopo un volo diretto durato all’incirca tre ore il gruppo di ragazze e ragazzi del Centro Tau è atterrato a Dublino. Lì ad aspettarci c’era un tradizionale irish man, il nostro autista, con un forte accento irlandese, che ci ha accompagnati con un pulmino fino a Derry, la città che avremo respirato per due settimane. Il tragitto in autostrada ci ha permesso di vedere i nuovi paesaggi dai quali eravamo circondati. È bastato poco per meravigliarci dall’infinito verde attorno, dai pascoli, le casette, i paesi silenziosi e i fiumi. Ed è stato proprio un fiume, quello del Foyle, a darci il benvenuto a Derry ( o Londonderry). Scesi dal mezzo di trasporto, abbiamo posato subito i nostri bagagli per andare a raggiungere Caroline, la corrispondente Nord Irlandese del progetto che ci ha accompagnati a gustare in un ristorante del posto i piatti tipici della zona. Dopo la cena tradizionale siamo tornati al St. Columbs Park, la nostra residenza immersa anch’essa nel maestoso verde delle terre irlandesi.
Lunedì 13 agosto 2018
Inizia oggi la nostra esperienza formativa alla Foyle International School. Oggi è il primo giorno di scuola, e in quanto tale, ogni componente del gruppo (partecipanti e accompagnatori), ci prepariamo a diventare studenti per apprendere, conoscere e approfondire l’affascinante lingua inglese. Attraversiamo, e avremmo attraversato ogni giorno, il rinomato Columbs Park e il Peace Bridge, ponte simbolo della città costruito grazie ai fondi dell’Unione Europea nel 2011. È questo ponte a condurci dentro il centro storico di Derry. La nostra scuola si trova proprio tra le antiche mura della città, vicino al municipio che somiglia – e non per caso – ad una cattedrale gotica. Entrati alla Foyle International school veniamo accolti dal sorriso e dalla gentilezza di Cara, che fa parte della direzione e della segreteria della nostra nuova scuola. Sarà lei insieme a Therese a inserirci nelle nostre rispettive classi differenziate per livelli di conoscenza della lingua inglese. Il gruppo si divide nelle diverse classi in base al livello valutato grazie al test fatto da ogni componente prima della partenza.
Le lezioni si svolgeranno ogni giorno dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.45, con un intervallo di 15 minuti alle ore 11.00. Alla fine di ogni lezioni gli studenti si possono recare nella student room per pranzare e socializzare. In questa prima giornata all’interno della Foyle International School abbiamo conosciuto i nostri tutor, alcuni giovani ragazzi dello staff della scuola che si sarebbero occupati di noi, delle nostre attività pomeridiane e serali durante tutta la nostra permanenza. Tra questi Endrew, un ragazzo di diciannove anni, che si rivelerà un accompagnatore appassionato. Alla fine di questo momento di conoscenza relativo anche alle regole e alla policy della scuola abbiamo usufruito del free time , che avremmo avuto ogni giorno per due ore alla fine di tutte le attività. Alle ore 18.00 si è svolta la nostra prima cena al St. Columbs Park. Dopo questo momento di comunità all’interno della struttura ospitante ci siamo preparati per la nostra prima serata nel cuore di Derry, in uno dei posti più caratteristici della città: Peadar O’ Donnels dove abbiamo bevuto (solo i maggiorenni) delle ottime birre del posto e ascoltato traditional irish music. Alla fine siamo tornati insieme al St. Columbs Park, che per quattordici giorni avremmo chiamato “casa nostra”.
Martedì 14 agosto 2018
Il secondo giorno di scuola si è aperto con la consueta lezione di inglese distribuita per livelli e conoscenza della lingua inglese. Ogni ragazzo e ragazza del progetto Learn and Know ha potuto sperimentare in aula un insegnante diverso con i suoi metodi interattivi, attivi, coinvolgenti che hanno affascinato tutto il gruppo per la diversità del metodo e dello stile di insegnamento dato docenti della Foyle International School rispetto alle esperienze scolastiche e accademiche italiane. All’interno delle classi l’assetto risultava circolare, diretto, quasi informale. Questo approccio didattico ha permesso a molti dei partecipanti di sentirsi a proprio agio in classe e anche fuori durante i laboratori e le escursioni pomeridiane organizzate dalla Foyle International School e il Centro Tau. Infatti, entrambe le agenzie educative hanno costruito un programma apposito per il nostro gruppo, focalizzato su: paesaggio, cultura e arte.
In questo pomeriggio siamo andati alla scoperta delle principali vie della città con i due tutor della Foyle International School: Endrew e Tomka che ci hanno accompagnati nelle principali zone del centro storico consigliandoci posti utili alle nostre prossime giornate. Durante questo tour abbiamo scoperto la Guildhall, il municipio con le sembianze da cattedrale. Dentro questo monumento di culto una guida specializzata nella storia del posto ci ha spiegato generalità e dettagli di questo affascinante posto che coniuga sacralità e politica. All’interno dell’edificio ci è stato spiegato che alcuni marmi arrivavano proprio dalla nostra Sicilia! Subito dopo il tour i partecipanti hanno goduto il tardo pomeriggio e la sera in free time.
“Il fuoco ci avvolge e accoglie lo straniero in terra irlandese, ci ama, ci ricorda che siamo tutti simili tutti un’unica identità umana” (Alessandro Di Liberto)
Mercoledì 15 agosto 2018
Dopo la ricca colazione i ragazzi e le ragazze del progetto si sono diretti a scuola per il loro terzo giorno di scuola. All’interno delle classi, di mattina, procedeva il percorso formativo in lingua inglese, nella zona laboratori, di pomeriggio, si proseguiva con attività non formali che permettevano di sperimentare le nuove conoscenze acquisite. Proprio in questa giornata il pomeriggio è stato destinato al primo drama workshop, momento laboratoriale destinato a tutti gli studenti inscritti alla Foyle International School. Per questo incontro è stato fondamentale riconoscere e spiegare le proprie emozioni attraverso una breve drammatizzazione. Divisi in gruppi gli studenti partecipanti dovevano far indovinare alle altre squadre le emozioni e i personaggi della storia che avevano messo in scena. Questo laboratorio è stato condotto da Fiona, una delle insegnanti dell’istituto. Dopo il free time pomeridiano e la cena al St. Columbs Park. Tutto il gruppo italiano è stato accompagnato da Caroline del centro educativo e artistico Playhouse (nostro partner di progetto) ad una delle feste più pirotecniche e sentite di Derry nel quartiere Bogside. Il festival del fuoco è stato un’inaspettata sorpresa per i ragazzi e le ragazze del progetto Learn and Know. Tra musica, giochi di fuoco e arte la serata si è rivelata tra le più belle vissute durante il viaggio. Il gruppo ha potuto fotografare indelebili attimi da ricordare e raccontare in futuro. In quel momento il viaggio era incredibilmente nostro, da soli non avrebbe avuto lo stesso effetto. La felicità era collettiva.
“A Derry il freddo inaspettato ci ha colti di sorpresa, ma a scaldare il cuore sono le persone e la bellezza irlandese, la sua magia, la gente che passando per strada ti saluta con il sorriso più caldo che si possa desiderare” (Alessandro Di Liberto)
Giovedì 16 agosto 2018
Oggi dopo la consueta lezione di inglese dove ognuno ha continuato ad esperire i primi risultati raggiunti, i ragazzi sono stati condotti fino alla cattedrale di St. Columbs grazie a un gioco a squadre simile ad una caccia a tesoro per trovare una delle due cattedrali della città, divisa ancora tra cattolici e protestanti. Arrivati dentro la cattedrale cattolica i ragazzi sono stati accolti da una guida turistica che ci ha svelato segreti e dettagli del luogo sacro che stavamo visitando. Dopo cena abbiamo raggiunto invece un altro centro utilizzato dalla Foyle International School per praticare questa volta in modo informale la lingua inglese: AOH Foyle Street, dove grazie a giochi di gruppo e da tavola abbiamo interagito nella nostra nuova lingua. In seguito a questo momento ludico ricreativo siamo andati in un posto ancor più vivace e pieno di divertimento, la sala giochi/bowling Brunswick Moviebowl, un tradizionale posto pieno di colori e attrazioni per passare una serata tra risate, bowling e videogames. Anche in questa serata i ragazzi e le ragazze del progetto hanno potuto interagire tra loro sentendosi parte di un’esperienza formativa che andava diventando ogni giorno più unica nel suo genere. Divertimento e formazione si stavano amalgamando alla perfezione.
Venerdì 17 agosto 2018
La prima settimana sta già giungendo al termine. Oggi avremmo visitato i luoghi culturali simbolo della città: le antiche mura, la chiesa Agostiniana, Garden of reflection e alcune gallerie artistiche. Il gruppo italiano per questo tour è stato accompagnato da una donna irlandese, esperta in aree di interesse culturale (e cantante). I posti visitati erano colmi di arte, musica o religiosità. In questo percorso abbiamo scoperto il lato moderno della città ridisegnato da chi ha voluto dare a Derry un altro volto, per non pensarla solo come città degli scontri, ma appunto come Free Derry. Arrivati all’ultima tappa del percorso abbiamo cantato insieme all’accompagnatrice We are the world di Michael Jackson, un momento emozionante che ha coinvolto i nostri talentuosi ragazzi. Infine per chiudere in bellezza questa giornata culturale siamo andati a trovare Caroline alla Playhouse, che abbiamo scoperto essere un centro culturale molto simile ad un’accademia di arti performative. Qui abbiamo assistito a HUMAN, spettacolo teatrale sperimentale che ha narrato le emozioni e le rivoluzioni della comunità lgbt nell’ambito dei diritti umani. Messo in scena per noi in anteprima. Un regalo, un’occasione per riflettere.
Sabato 18 agosto 2018
Oggi è il primo giorno di escursione fuori dalla citta di Derry. Dopo esserci preparati con vestiti comodi e pranzo a sacco abbiamo raggiunto il bus privato della Foyle International School. Insieme ad altri studenti dell’istituto ci siamo diretti in una delle terre più affascinanti del Nord Irlanda: Donegal. Un territorio pieno di storia, di paesaggi sconfinati, di leggende, di dolci deliziosi e pecore dalla lana unica. Durante il tragitto potevamo ammirare le varie tonalità di verde che coloravano i campi e le colline della contea di Donegal. Scesi dal mezzo di trasporto ci siamo fiondati nel primo belvedere possibile per ammirare le famose coste dell’Irlanda del nord. Mitiche, sensazionali, da perdere il fiato. Stavamo guardando per la nostra prima volta l‘Oceano Atlantico pieno di sfumature, questa volta blu. Senza timore di bagnarci siamo scesi tra strade sterrate, altre incontaminate, attraversando piccoli ponti per arrivare ad edifici abbandonati che davano sul mare con finestre che incorniciavano splendidi scorci di oceano. Tra momenti di gruppo e momenti di solitudine, ognuno di noi ha scelto un posto dove poter passare un tempo da conservare nella nostra mente e nel nostro cuore. Dopo questo momento paesaggistico abbiamo fatto una pausa al The coffee cup at Fort Dunree, “il coffee shop più panoramico dell’ Irlanda” recita il loro slogan. Abbiamo potuto confermare la fama, oltre che la bontà dei dolci tipici del posto. Nel primo pomeriggio invece abbiamo esplorato la cascata ferrosa Clonmany Waterfall abitata da folletti, gnomi e caproni. Nel secondo pomeriggio abbiamo invece conosciuto una le spiagge bagnate dall’Oceano Atlantico, tra una passeggiata e l’altra abbiamo mangiato, sotto consiglio dei tutor accompagnatori, il fish and chips del posto. Sazi e soddisfatti ci siamo diretti nuovamente al pullman per tornare al St. Columbs Park, ossia “casa nostra”.
Domenica 19 agosto 2018
Questo secondo giorno d’escursione doveva impegnarsi parecchio per superare i posti del giorno precedente; e così è stato. Abbiamo visitato grazie a Caroline i luoghi della famosa serie TV “Il trono di spade”, che prima di essere pubblicizzati mediaticamente erano già rinomati come i posti più incontaminati e mistici del Nord Irlanda. Abbiamo potuto confermare la bellezza e l’unicità di questi luoghi così lontani dal nostro immaginario e dalle nostre vite di città. Abbiamo avuto modo di scoprire: il Mussenden Temple a picco sull’oceano atlantico, il Dunluce Castle, le Iron Islands, Portballintrae, il bosco Dark Hedges. Tra oceano e boschi, ci siamo sentiti dentro altre dimensioni difficili da dimenticare. A pranzo abbiamo avuto modo di mangiare il fish and chips più buono del territorio da Morton, locale sito vicino all’oceano. Alcuni di noi hanno potuto assaggiare del gelato, intrattenersi nei paesi vicini lontani da Derry, approfittare dei parchi giochi. Era un po’ come tornare bambini, senza smettere di meravigliarsi di tutto.
Lunedì 20 agosto 2018
Si ritorna a scuola dopo due giorni pieni di meraviglia. Ma subito dopo le lezioni abbiamo raggiunto un’altra area naturale di grande fascino che ci ha fatti entrare dentro l’incontaminata natura dell’Irlanda: Nest Woods, a venti minuti di distanza da Derry. In questo luogo abbiamo pranzato, passeggiato e respirato aria buona. Ogni paesaggio, compreso questo, è stato fotografato sia con gli occhi che con il cuore. Di sera, dopo cena, siamo tornati al centro AOH per sperimentare i balli tradizionali irlandesi che hanno coinvolto sia i tutor che il gruppo degli italiani che si sono ritrovati a ballare alcune danze tipicamente irish. La serata si è conclusa con un giro serale per la città e una birra tutti insieme.
“La storia dell’Irlanda del Nord racconta di dolore antico, dissidi tra popoli diversi. Oggi si è trovata unione, la pace attraversa i ponti e raggiunge le persone.” (Alessandro Di Liberto)
Martedì 21 agosto 2018
Con il procedere delle lezioni procede parallelamente la nostra conoscenza della città. Le attività all’interno della classe sono mirate anche all’interazione con il territorio, alla sua cultura, alla sua storia. Derry e Belfast sono state le capitali dei grandi scontri religiosi e politici del novecento tra Irlanda e Inghilterra. Si respira ancora, nonostante le rivoluzioni artistiche e sociali, un’aria pulviscolosa. Come se in aria fossero rimaste le ceneri di quell’epoca che nessuno degli abitanti riesce a dimenticare, grazie alla street art, agli obelischi commemorativi e a quel muro che ti informa che stai entrando a Derry libera. YOU ARE NOW ENTERING FREE DERRY ogni settimana circa cambia colore per essere sempre vivo, sempre acceso, come un fuoco che nessuno vuole spegnere. “Non dobbiamo dimenticare, occorre sapere” è il comandamento sociale e politico che ci trasmette il nostro tutor Endrew che con le sue parole, con la sua rabbia, con la sua tristezza e la sua apparente freddezza ci comunica che tutti i murales del quartiere di Bogside insieme al museo Free Derry sono sostenuti economicamente dai privati, ossia dai cittadini, perché lo stato – seppur pentito dei soprusi commessi – non vuole finanziare, aiutare, divulgare. Endrew cammina svelto questo pomeriggio come se non volesse perdere tempo, deve spiegarci ogni singola testimonianza. Ci zittisce, esige silenzio e rispetto: noi capiamo, interiorizziamo quel pathos e ascoltiamo come se ci stesse raccontando un fatto personalissimo e non un evento storico. Alla fine di questo cammino ci sentiamo di Derry anche noi, ci sentiamo un po’ tristi e un po’ arrabbiati; un po’ Endrew.
“Una tenera carezza di accoglienza e amicalità inaspettata: The Foyle Bookshop is a great treasure and a magic place that nobody schould miss!” (Alessandro Di Liberto)
Martedì 22 agosto 2018
Per questa giornata saremo impegnati di mattina nelle nostre rispettive classi, e di pomeriggio in un workshop di teatro. La giornata rispetto alle altre si rivela essere molto libera, ognuno durante il free time sceglie il posto che gli è piaciuto di più per sorseggiare una cioccolata, per comprare qualche souvenir, per andare al The Foyle Bookshop, per pensare, per scrivere, per studiare inglese. Per visitare altri musei, per andare a suonare una chitarra o un pianoforte. Tra noi si percepisce che il viaggio sta per giungere al termine, mancano pochi giorni ma facciamo in modo che ogni attimo sia un momento da significare per crescere.
Mercoledì 23 agosto 2018
Penultimo giorno di lezioni. Dopo pranzo il “gruppo degli italiani”(così ci chiamavano) andrà a visitare una delle fortezze simbolo della contea di Donegal, il Grainan Fort. Imponente fortezza circolare immersa nella natura e circondata da campagne. È una delle costruzioni più antiche del territorio. Quel giorno il vento soffia forte, proviamo a farci delle foto, proviamo a correre, ma è la corrente che ci sposta e gioca con noi. Tornati sul pullman quasi tutti dormono, iniziamo ad accusare stanchezza. Chissà ognuno cosa sogna… se andare, restare o tornare presto in questo magico paese. Arrivati a Derry il gruppo fa un ultimo giro in città insieme ai tutor della Foyle International School. Dopo cena dedichiamo una serata alla musica facendo insieme a Ruth, una delle tutor, attività di karaoke. Questa serata ha rivelato nel nostro gruppo delle eccellenze in ambito musicale che hanno impressionato lo staff della scuola.
Giovedì 24 agosto 2018
Ultimo giorno di lezione, passata a ricordare con i docenti i bei momenti, festeggiando con qualche dolcino e degli abbracci i traguardi raggiunti. Dopo un saluto affettuoso alla direzione e alla gentile preside Sinead, procediamo il nostro programma di viaggio all’esterno della Foyle International School. Oggi abbiamo l’occasione di visitare alcuni luoghi culto delle coste nord irlandesi che ci erano sfuggite. Tra questi ci accingiamo a visitare The Giants Causeway, scorcio di terra formato da rocce di origine vulcani di forma ottagonale. Un fenomeno geologico vulcanico rarissimo che abbiamo avuto la fortuna di vedere e toccare con le nostre mani. Davanti a noi, come sempre in quei giorni, l’Oceano Atlantico. In seguito abbiamo raggiunto il Rede Rope Bridge, un antico ponte sospeso tra un’isola e una costa che mentre eravamo in fila ha dovuto chiudere a causa delle condizioni metereologi che avverse. Questo cambio di programma ci ha fatto arrivare prima a Derry con una certa amarezza, ma senza perdere l’entusiasmo che il nostro gruppo ha conservato dall’inizio alla fine di questo viaggio che si è rivelato formativo sotto ogni aspetto.
Venerdì 25 agosto 2018
Il gruppo oggi ha deciso di dividersi in due in base agli interessi manifestati per due alternative possibili. Alcuni dei ragazzi del progetto sono rimasti a Derry con un accompagnatore per festeggiare sentitamente il Derry Pride, partecipando agli eventi culturali preliminari in vista della parata e la festa del pomeriggio. Un altro gruppo ha invece optato per visitare la capitale del Nord Irlanda Belfast insieme ad altri due accompagnatori. Entrambi i gruppi hanno deciso come chiudere al meglio il proprio viaggio cercando di arricchire il più possibile il proprio bagaglio culturale oltre che fisico. Al ritorno dai rispetti luoghi i ragazzi e le ragazze del progetto Learn and Know hanno preparato le proprie valigie perché il viaggio stava per giungere al termine… Si rientra a Palermo!
Feelings…
Sensazioni, Impressioni, Emozioni…
Sensazioni, Impressioni, Emozioni…
Un viaggio per trovare un posto nuovo dove stare bene. Una migrazione di diverse specie impersonate, immaginate, disegnate sui fogli per essere qualcuno che non abbia le nostre fattezze, ma le nostre forze e debolezze: sì. Prima di questo viaggio il verde non era così verde, e noi non eravamo così in noi. I nostri versi erano diversi, i nostri modi di essere completamente differenti. Il viaggio è mio o è nostro? Ce lo siamo chiesti ogni giorno quando abbiamo raggiunto insieme l’oceano e ognuno di noi l’ha guardato da un punto diverso del mondo, ma comunque nello stesso spazio, nel nostro, nel mio, del loro, stesso, viaggio. L’Irlanda è divisione e unione. Diverse tonalità di un unico colore che si intensificano, si schiriscono, sembrano cambiare in base all’umore, alle emozioni, ogni volta che si apre in paradiso, rimanendo semplicemente natura. Di questo hanno bisogno gli animali, e noi lo siamo indissolubilmente. Ce ne ricordiamo quando la città rispetto a questo arcobaleno di verde, e solo verde, ci rende meravigliosamente vivi.(Alessio Castiglione)
La storia dell’Irlanda del Nord racconta di dolore antico, dissidi tra popoli diversi. Oggi si è trovata unione, la pace attraversa i ponti e raggiunge le persone.
A Derry il freddo inaspettato ci ha colti di sorpresa, ma a scaldare il cuore sono le persone e la bellezza irlandese, la sua magia, la gente che passando per strada ti saluta con il sorriso più caldo che si possa desiderare e Il fuoco ci avvolge e accoglie lo straniero in terra irlandese, ci ama, ci ricorda che siamo tutti simili, tutti un’unica identità umana.
Una tenera carezza di accoglienza e amicalità inaspettata: The Foyle Bookshop is a great treasure and a magic place that nobody schould miss!
(Alessandro Di Liberto)
Poter condividere un’esperienza del genere talmente tanto bella con così tante persone diversissime tra loro. Questa è stata la sfumatura che ha fatto realmente la differenza. Non dimenticherò mai le persone conosciute qui e i posti che ho visitato. Il 25 agosto ho potuto assistere ad un evento fantastico che non mi aspettavo essere così coinvolgente: il Derry Pride 2018. Inizialmente credevo potesse essere un evento emozionante, ma non a quei livelli. Ho potuto costatare con i miei occhi quanto la comunità omosessuale di Derry sia unita e mi ha colpito il contributo delle forze dell’ordine locali, e il vedere come le famiglie anche eterosessuali si divertivano senza giudicare nessuno, il ballare e il piangere insieme agli abitanti di Derry, ai ragazzi spagnoli e ai miei compagni di viaggio è un’emozione impagabile che rimarrà sempre scolpita nel mio cuore.
(Andrea Lo Coco)
Scoprire l’Irlanda e trovarla più bella delle mie aspettative con le sue scogliere a picco sul mare, le sue morbide colline e il suo verde intenso, a volte quasi monotono, ma forse, proprio per questo, così rassicurante e che sembra racchiudere la possibilità di una vita lontano dal caos e dal frastuono di ogni giorno, più legata alla natura, ai suoi ritmi e alle sue bellezze. E’ stato ancora più significativo vivere tutto questo insieme ai miei compagni di viaggio, ai ragazzi, accompagnarli nello scoprire la magia di quella terra anche attraverso l’entusiasmo di giovani che hanno avuto la possibilità di venire a contatto con luoghi così diversi da Palermo e che, come me, li hanno amati fin dal primo giorno. Non mi aspettavo di scoprire quante difficoltà e privazioni abbiano dovuto affrontare gli irlandesi nel corso dei secoli, quanto abbiano dovuto lottare per riappropriarsi di diritti che dovevano già appartenergli e quanta di questa sofferenza sia ancora presente anche nelle nuove generazioni. Ma al tempo stesso, o forse proprio per questo, colpiscono i tanti simboli di pace che si incontrano a Derry, testimonianze di un cammino lungo e faticoso, del quale si vedono già i risultati, ma che non è ancora pienamente concluso. Il mio viaggio è stato una continua scoperta della bellezza dei luoghi e dell’animo fiero ma, al tempo stesso accogliente, della gente del posto, ma anche di scoperta della unicità e della ricchezza dei ragazzi che con me hanno vissuto quest’esperienza e che la hanno resa ancora più intensa ed indimenticabile.
(Anna Russomando)
Viaggiare ti mette a dura prova, ti stanca e ti dà modo di riflettere circa tante cose. Viaggiare richiede spirito di adattamento, a volte sembra difficile ma ti adatti perché una volta che vai è difficile voler tornare indietro. Mi manca l’Irlanda, mi mancano le persone con le quali ho condiviso 15 giorni, sapevo che sarebbe stato così, per questo ho vissuto ogni singolo istante con tutta l’energia possibile. Ho vissuto tante emozioni che ad oggi non riesco bene a spiegare. Sono tanti i ricordi che custodisco circa il viaggio. In modo particolare le ore trascorse a Burt-Speenoge in Donegal, in uno dei forti circolari in pietra “Il Grianan di Aileach”, situato nell’ingresso della penisola di Inishowen vicino il villaggio di Burt, a poca distanza da Derry. Il Grianan di Aileach, in passato sede del regno di Aileach, centro culturale e politico della zona durante il dominio dei sovrani Gaelici, rappresenta il perfetto connubio tra arte umana e natura, poiché attorno adesso vi sono distese di erba soffice e verdissima .Per me è stato importante perché abbiamo condiviso un momento di risate, felicità e spensieratezza, attimi che non si è soliti vivere nella frenetica quotidianità.
Ricordo ogni particolare di quel momento, noi che combattevano la forza del vento e non ci importava della stanchezza, del freddo e del sonno mancato dei giorni precedenti. Ciò che ci importava era vivere quell’istante. Mi sono sentita libera, senza limiti.
(Annalisa Morello)
Dell’esperienza vissuta a Derry, di sicuro mi porterò dietro le amicizie ed i legami lì creati. La possibilità di poter condividere i propri pensieri, le proprie emozioni e lo stare con gli altri tutto il giorno per due settimane fa si che si crei un legame speciale. Mi ricordo ancora perfettamente il primo giorno, e guardando le facce dei ragazzi, che mi avrebbero accompagnato in questo viaggio per i giorni a seguire, mi veniva voglia di fare amicizia. I primi discorsi per cose stupide solo per entrare un po’in confidenza e le discussioni per capire diche tipo di persona fosse ognuno di noi non li potrò mai dimenticare. Dal primo giorno non si può capire con chi legherai di più in un viaggio, ma è il giorno delle scoperte di chi ti sta intorno. Avendo già fatto degli incontri prima del viaggio, già sapevo in parte che tipo di persone erano, o almeno così credevo. Nel viaggio infatti ho scoperto dei lati dei miei compagni che inizialmente mi erano invisibili e che solo entrandoci in sintonia ho potuto scoprire. Certo le divergenze ci furono, sia per sciocchezzesia per cose un popiù serie, ma è normale in così tanti giorni di convivenza. Resta il fatto che questo viaggio io lo abbia vissuto con loro e tutti noi abbiamo ricordi diversi della stessa esperienza, ma il fatto che eravamo tutti insieme accomuna tutti.
(Antonino Di Giovanni)
La persona che parte per intraprendere un viaggio non è mai la stessa quando ritorna, sicuramente conoscere nuove culture e tradizioni, permette di ampliare i propri orizzonti e aprire la mente ad esperienze che sarebbero impossibili da vivere se non ci si lanciasse alla scoperta del mondo. L’ansia che avverto prima di partire, l’ansia e la paura di dovere lasciare la mia terra e le persone che più amo, anche solo per un periodo di tempo circoscritto, una volta saliti su quell’aereo si placano lasciando il posto ad una grande curiosità, non riesco a trattenere il mio stupore quando guardando dagli ovali finestrini comincio a scorgere le catene montuose irlandesi che si sviluppano ad anello sulla costa, le insenature rocciose e le distese sabbiose. Acquisto così la consapevolezza che finalmente riuscirò a vedere con i miei occhi dei luoghi che ho sempre e solo ammirato e sognato attraverso centinaia di fotografie che non possono e non riescono in alcun modo ad esprimere la forte emozione che ho provato quando durante il Tour dei luoghi in cui è stata ambientata la serie “Il trono di spade” nella tenuta di Downhill si è aperto davanti ai miei occhi un meraviglioso e immenso prato dalle innumerevoli sfumature di un verde così acceso che dovrebbe essere considerata quasi un’offesa non fermarsi almeno un istante ad osservarlo. In lontananza riuscivo chiaramente a distinguere un piccolo monumento , il tempio di Mussenden a picco sull’Oceano Atlantico, avvertivo un grande senso di pace ma allo stesso tempo mi sentivo sovrastata dall’imponenza della natura, ascoltavo con attenzione il silenzio di quella quiete quando il grido dei miei compagni di viaggio ha scatenato una lunga e frenetica corsa fino alle scogliere di basalto. Ho avuto la possibilità di vedere tanti altri luoghi in cui si respiravano la storia e il fascino irlandese :Belfast il cuore della regione, il ponte di corda di Carrick-a-rende nella contea di Antrim, la magia del selciato del gigante, the dark Hedges il sentiero incantato, paesaggi incontaminati, dolci pendii, mucche e pecorelle che brucavano l’erba verde smeraldo, ma posso affermare con assoluta certezza che senza le persone che hanno condiviso con me questa magnifica esperienza questo viaggio avrebbe mancato di sapore infatti ognuno di noi con la propria spiccata personalità ha aggiunto degli ingredienti importanti e fondamentali. In questi quindici giorni ho imparato a conoscere pregi e difetti di ognuno di loro ed ho riscoperto la meraviglia di essere diversi ed unici. Sono certa che senza di voi questo viaggio non sarebbe stato lo stesso e che io oggi non sarei la stessa.”
(Aurora Bruno)
L’esperienza del viaggio in Nord Irlanda mi ha molto arricchita personalmente. Già dalle lezioni con Angelo al centro tau notavo un miglioramento nell’inglese grazie all’approccio che usava con noi ragazzi.
Lìogni giorno andavamo a scuola. Andare a scuola non è stato noioso anzi mi ha fatto capire che dovrei continuare a studiare per migliorare la lingua. Ma questo viaggio non è stato soltanto studio della lingua ma anche conoscenza del posto e nuove amicizie che mi sono portata a Palermo. Tutto ciò che ho visitato mi ha aperto un’altro modo di vedere le cose attraverso la fotografia. Nonostante ciò vedere tutto ciò con un gruppo di amiche stupende mi ha reso questo viaggio spettacolare e interessante ogni giorno. Un’esperienza che non dimenticherò mai.
(Clara Bagnasco)
La mia esperienza in Irlanda è iniziata per caso. Non conoscevo bene il gruppo, Avevo paura di trovarmi un po’a disagio essendomi inserito successivamente. Arrivato a Dublino mi sentii a disagio, verso una realtà che non conoscevo dove nulla era familiare, neppure la guida delle automobili. Ricordo di aver visto per la prima volta quella che doveva essere la mia compagnia per 10 giorni, nei pressi del ponte della pace a Londonderry. Devo essere sincero , non fu difficile sentirsi subito a casa, sentii subito una buona empatia con il gruppo. Nei giorni successivi, sopratutto condividendo la stanza con i ragazzi sono stati molti i momenti di confronto, i momenti di condivisione, anche molto personali.
L’impatto con la lingua è stato anch’esso traumatico, ma come un medicinale a lungo termine ha fatto effetto negli ultimi giorni, producendo i suoi risultati fino ad oggi. Da sempre ho sentito dire che i viaggi arricchiscono le persone, io ho fatto diverse esperienze nella mia vita , ma un mix cosi efficace di cultura lingua tradizione e affetti umani non lo avevo mai sperimentato.
(Daniele Amorosino)
Un viaggio ti dàla possibilità di scoprire e di scoprirti una persona nuova. Una persona che riesce ad emozionarsi, una persona curiosa di una curiosità vera, sincera.
Un viaggio ti dona e ti chiede in cambio molte cose che prima non hai mai avuto modo di provare come lo spirito di adattamento, respirare un aria inedita, incontrare persone nuove con storie diverse, comunicare in una lingua che non è la tua, farti capire. Un viaggio non è mai un viaggio quando sta accadendo ma quando finisce, regalandoti un bagaglio di ricordi da ripercorrere quando e come vuoi. E con questa premessa ti ringrazio Derry, grazie per la tua spontaneità che è stata per me una una dolce scoperta. Grazie per avermi regalato un freddo quasi inaspettato, quei boschi fiabeschi che sognavo da bambina, una natura vera ed incontaminata. Porterò con me la vista del “Ponte della pace” la sera, le mura che al solo vederle mi hanno raccontato dolcemente di una storia profonda e di una guerra vissuta. Non dimenticherò mai di te Foyle School e dei tuoi insegnanti dolcissimi e preparatissimi. Grazie compagni di viaggio per aver condiviso con me ogni attimo di questa esperienza e di aver festeggiato insieme il mio compleanno. Grazie Alessio per averci fatto capire l’essenza dello stare insieme e l’importanza della puntualità, del tempo. Un infinito grazie Anna e Francesco per essere stati i nostri mamma e papà del viaggio, sempre attenti e disponibili. Infine grazie Centro Tau per avermi dato tutto questo. Ne sarò per sempre grata.
(Emanuela Cambria)
Questa foto e il più bel ricordo di questa Estate trascorsa con voi in Irlanda. Un viaggio come questo non lo dimenticherò mai. È un po come il primo bacio, l’adrenalina sale e il cuore che batte a mille. Un viaggio, un segno che lascio scritto su questo diario. Giorni d’estate che restano impressi. Mille litigi, sorrisi, cazzate e sogni.. Questi sono i segnali di un gruppo che desidera stare unito. Gli amici sono coloro che ti stanno accanto e di cui non sai farne a meno. Ripenso a quei giorni e sto male, perché vorrei ritornassero, ma non posso. Quello che intendo dire in questa parole è che un gruppo di matti come noi e davvero qualcosa di unico, perché dopotutto siamo quelli che siamo, cioè unici, speciali e inimitabili. Questa lettera esprime tutta la realtà quotidiana ed è il frutto di ciò che ha seminato in me il Centro tau. Grazie.
(Emanuele Riina
12 agosto 2018, sembrava così lontano questo giorno, eppure, è arrivato troppo velocemente. Valigie, bagagli, curiosità, scoperta, erano tante le cose che ci avrebbero accompagnato in questo viaggio in Irlanda. Irlanda, che posto spettacolare, verde e natura, storia, tradizioni, battaglie, vittorie e sconfitte, contribuiscono a rendere quei luoghi magici, quasi da set cinematografici. L’Irlanda è così, ti fa innamorare dei suoi paesaggi, dell’Oceano e della natura, ti fa credere che forse, il mondo delle favole, non è poi così irreale, che le cartoline stampate, non sono solo luoghi irraggiungibili, che l’Europa non è solo industrie e grattacieli, che il mondo, quello bello, esiste veramente e che la natura non è stata fermata ancora dall’uomo. Le coste irlandesi ti fanno sentire libero, felice, lontano dalla routine; Derry, con le sue mura e i suoi murales ci fa capire quanto possa essere difficile la libertà e che, per quanto ci sembri ovvia, non sia attributo di tutti i paesi, ma un privilegio ottenuto con fatica e sangue; Belfast ti fa capire quanto una regione possa essere eterogenea con caratteristiche diverse le une dalle altre. Ma ad aver reso meraviglioso questo viaggio e l’Irlanda, più di quanto già non sia, sono stati loro, i miei compagni di viaggio. Per le risate e le lacrime, per le sveglie delle 5.30 e quelle non sentite, per i ritardi, lo yoga, i pocket lunch (dimenticati), i ragni e le falene, per la pioggia e l’arcobaleno, per i consigli, per i balli e le canzoni, per il cibo a mezzanotte, per questo viaggio mio e soprattutto nostro, per questi 15 giorni e per essere stati semplicemente quello che sono, ognuno fondamentale a modo suo, ringrazio loro. Ogni luogo è stato un po’ più bello con voi. “Il cielo d’Irlanda è dentro di te” e lo sarà sempre, insieme a questa faticosa, infreddolita, emozionante, bella, bellissima avventura.
(Emilia Di Giovanni)
Più il tempo andava avanti, più realizzavo quanto amassi quel posto. A Derry mi sentivo come a casa, riuscivo a camminare a testa alta; cosa che non succede molto spesso qui a Palermo. E non fraintendetemi, io STRAVEDO per Palermo nonostante i suoi molteplici difetti ma lì non è successo neanche una volta che abbassassi lo sguardo per il timore di essere giudicato. Abbiamo incontrato molteplici tipi di persone, tutte diverse fra loro, alcune delle quali mi ritroverò accanto per tutta la vita.
Dalla più bassa alla più alta, dagli spagnoli ai madrelingua, siamo stati accolti quasi come se la cittàintera, sapendo della nostra presenza, avesse fatto di tutto per farsi amare. E sebbene abbia amato a 360° l’esperienza a Derry, la giornata che più mi rimarràimpressa nel cuore è quella del pride: il nostro ultimo giorno a Derry. Quel giorno è stato bellissimo per molti versi ma sentivo una tristezza agrodolce, come se il mio corpo sapesse che di lì a poco si sarebbe ritrovato a Palermo.
È stato Anche l’unico giorno di completo sole, ma anche con la pioggia nessuno ci avrebbe fermato.
All’inizio della giornata siamo andati al Centro del Foyle Pride, dove abbiamo fatto colazione, per poi ricevere dei fischietti e delle bandiere. Giàall’inizio della parata si respirava un’atmosfera che non avrei mai immaginato; tutti fischiettavano, urlavano e ridevano all’unisono rendendomi, ad ogni passo, sempre più fiero di quello che sono. Non appena avevo sentito che ci sarebbe stata la parata mentre il nostro gruppo era lì gIàavevo iniziato ad immaginare come sarebbe stato ma non lo immaginavo così. Credevo fosse solo una semplice parata ma giuro che sentivo di poter volare, e credo di averlo fatto per alcuni minuti.
I miei polmoni erano consumati dal fischietto, le braccia dallo sventolio della bandiera dalla quale non mi sarei mai separato. Non mi sono mai sentito così.
(Fabio Rizzo)
Organizzare e accompagnare i giovani in nuove avventure e alla scoperta della bellezza del mondo, dell’arte, delle culture, dei linguaggi, della storia, della natura è da sempre unadelle dimensioni più belle della mia vita, una delle dimensioni più importanti che il Centro Tau vuole offrire ai giovani che accoglie.
Questa esperienza è stata sicuramente una delle più ricche e significative fatte con i ragazzi al centro Tau… Sublime nella bellezza dei paesaggi, nella rivisitazione della storia, anche molto travagliata, del popolo irlandese, nella scoperta dell’arte e della cultura di un popolo, nel bisogno di Pace. Una Pace che nei segni dei luoghi veniva rimarcata continuamente… Rimangono impressi nella mente tante immagini dei luoghi che si sovrappongono alle espressioni, alle emozioni, alle parole ed ai gesti dei ragazzi e delle ragazze che ho accompagnato in questo cammino… un progetto… l’idea di nuova comunità rappresentata dal Ponte della Pace, il Peace Bridge sul Foyle, simbolo di Derry. Un ponte tortuoso, elastico, aperto ai venti del Nord, ma strumento per collegare due sponde un tempo divise, non sempre consapevoli del bisogno di Pace.
Ogni giorno, per due settimane abbiamo percorso, avanti e indietro il ponte, metafora del cammino della vita che ci chiede di non arrenderci mai davanti ai conflitti, saper attraversare le sponde, saper sperare che dopo ogni tempesta, gli splendidi arcobaleni che hanno caratterizzato il nostro cielo d’Irlanda arrivano!
(Francesco Di Giovanni)
L’esperienza a Derry è stata certamente formativa in primo luogo, almeno per me. La scuola, anche se con qualche imprecisione sulla programmazione, si è rivelata essere un luogo dove imparare davvero la lingua, senza però togliere nulla al divertimento. Nel mio corso infatti veniva lasciato spesso spazio a momenti teatrali e degustativi che riuscivano a non stonare con la lezione e farti pensare «oh qui sto perdendo tempo». Inoltre, le visite guidate andavano a completare questa meravigliosa cornice culturale, informandoci sul passato della cittadina e proiettandoci al contempo verso il futuro.
(Gabriele Coste)
Derry ci sta travolgendo in un modo che ancora non riusciamo a comprendere; sono passati solo tre giorni e stiamo cominciando a capire il senso del viaggio.
Qui tutto è meraviglioso, ultraterreno… e non mi stupirei se ad un tratto il cielo cominciasse a brulicare di maghi e stregoni in sella ad una scopa. Questo quarto giorno sembra speciale. I leader ci hanno comunicato che questa sera andremo a vedere il Festival del Fuoco e la curiosità ci sta divorando.
Per le prime ore della giornata, tuttavia, la routine procederà come al solito: Colazione dei campioni presso la mensa della S. Columbus e poi la breve passeggiata sul nostro amato Peace Bridge che ormai è diventato il nostro meeting point preferito. Il cielo di Derry è nuvoloso anche questa mattina ma sono fiduciosa nel fatto che non vedremo chissà quanta pioggia. La giornata procede velocemente fra i banchi di scuola della Foyle e finalmente l’ora tanto attesa è arrivata.
Caroline, la nostra referente, ci aveva condotto al festival che si svolgeva presso una distesa verde recintata tutt’intorno, con un grande palco dove si stavano esibendo gruppi specializzati in musica locale e rock irlandese… Mi sembrò come fare un tuffo nel passato.
Non dimenticherò mai quel giorno e la felicità che provai. Nessuno di noi lo farà.
(Irene Anello)
Che gran viaggio! Proprio così, che gran viaggio!
Attraverso queste due settimane trascorse a Derry, lontana dalla solita vita e dalla monotona ipocrisia della gente a cui non importa né chi sei e né ciò per cui sorridi, ho spolverato emozioni che non credevo neanche potessero arrivare, in effetti i sentimenti sono specie in estinzione, e soprattutto donarne è stato ancor più bello!
Che dire del posto… Averci vissuto per circa 15 giorni è stato come vivere tra le nuvole, nella quiete, nella buona aria, ogni tanto qualche pioggerellina arrivava, ma dopo, se il sole si faceva accompagnare dalle nuvole, senza nascondersi dietro queste, si presentava sempre un arcobaleno, talvolta anche più di uno. Inoltre, anche se non ci si ricorda come si fa a volare, ci pensa il cielo, chi ama sarà capace di farlo. Ero cosciente di stare volando, senza avere paura di cadere, però sapevo comunque che prima o poi sarei dovuta atterrare, non si vola per sempre, basta farlo dolcemente.
È stata un’occasione più che unica direi, sono molto contenta e soddisfatta dei progressi nella lingua inglese, la scuola, la mattina, un po’ attenta, un po’ stanca ed un po’ addormentata per lo svegliarsi presto, presto.. la colazione con le uova, i sandwich per il pranzo, la cena, le attività pomeridiane, le escursioni, i meravigliosi paesaggi, passeggiare per alcuni dei set di Game of Thrones, socializzare in l’inglese, chiedere a chiunque “What’s the craic”, le riunioni, dove una di queste mi ha fatto ricordare che non sono sola e che non bisogna arrendersi facilmente a chi vuole spegnere la fiamma dentro di noi, anzi portare calore verso chi l’ha perso, anche se non lo accetta, lo yoga che fa bene, le amicizie create, i pisolini nei pullman con la musica nelle cuffiette, la giornata a Belfast visitando il fantastico Ulster Museum e ammirando le ammirevoli piante del Botanic Gardens, le danze irlandesi, i concerti dei pub, l’allegria che si trasmette nell’aria, la felicità di essere ancora bambini, di cantare per strada a squarciagola, gli abbracci felici, i ragni, il St Columb’s Park… Tutto ciò e non solo è stato Derry…
Ringrazio infinitamente coloro i quali hanno reso possibile questo viaggio!
Grazie tante anche a chi ha trascorso con me queste giornate dando loro un senso ancora più entusiasmante e più belle da ricordare! In fondo… La fiamma è viva fino a quando c’è ossigeno, non è il vento che fa paura, lei brucia anche sotto la pioggia.
(Lola Laid)
Devo dire che tutto il viaggio è stato bello, ma credo che il momento più emotivo per me sia stato il primo giorno di scuola alla Foyle School. Inizialmente ero terrorizzata dall’entrare nella classe del livello c1, dove avrei trovato persone in grado di parlare benissimo l’inglese, quindi avevo paura che fosse il livello sbagliato, visto che non mi sento da c1. Però poi, iniziata la lezione, mi trovavo a mio agio in quanto riuscivo a comprendere l’insegnante ed a comunicare con gli altri con l’utilizzo dell’inglese.
Con la scuola facevamo diverse gite per mettere in gioco le nostre capacità. Dovevamo parlare solo in inglese ed ovviamente riuscire a comprendere la spiegazione dei luoghi che visitavamo.
Uno dei luoghi che più mi ha colpito è stato Glenevin Waterfall, un paesaggio fiabesco nel quale c’erano diverse piccole cascate e poi una super cascata fantastica. Di fronte a quella cascata mi sono sentita super piccola (anche se sono bassa di mio).
Credo sia stato proprio un bel viaggio perché c’era un gruppo formato da belle persone con le quali si è creato un legame, infatti già dal secondo giorno eravamo una grande FAMIGLIA.
(Mamia Laid)
A suon di logica ogni persona inorridirebbe al singolo pensiero di abbandonare tutto per un numero di giorni superiore al solito, che siano essi 3, 16, una vita stessa. In linea di massima, nessuno si ambienterebbe con tanta sveltezza e facilità nell’arco di appena un paio di giorni. Inizio questo diario oggi, il 13 agosto 2018. Lo inizio oggi, senza sapere quando finirà. C’è tanto verde qua, c’è poca mano dell’uomo e questo è meraviglioso. Se solo anche il mio luogo natale non fosse mai stato toccato nelle sue intime bellezze, probabilmente io non rinnegherei la bellezza che da tutti viene decantata. Il posto è bello e le sensazioni sono nuove, impossibile riuscire a descriverle, non bastano le parole per spiegare concetti tanto complessi, non chiari neanche alla sottoscritta. Metaforicamente parlando, è come se un una donna in manette costretta ai soprusi, venga poi liberata come se mai nulla fosse successo. Tuttavia, lei non se ne preoccupa, perché in fin dei conti non importa il come o il quando o il per quanto, importa l’attuale e dall’attuale come arrivare al futuro. Questi giorni li prenderò come precaria assenza dal mondo in cui fin ora ho vissuto, come sfogo per ogni pensiero. Prenderò le mie rivincite con me stessa, quando nei giorni a seguire essa stessa mi chiederà di isolarmi per pensare, come spesso fa, come sempre ha fatto e io risponderò di no, perché stavolta motivi non ne ho e non ne avrò. In tutto questo, scrivere, all’aperto, col rumore della pioggia non ha eguali. E’ meraviglioso, unione di uomo e natura, non pensavo di sentirmi così bene con così poco. Le persone a volte dimenticano che tutto quel che di materiale creano, in fondo, realmente a poco serve; distruggere boschi, verde, costruirci sopra, non fa altro che rovinare una bellezza naturale che finirà quasi sicuramente per intaccare l’uomo stesso, il suo animo. Perché, che sia almeno una singola volta nella vita, l’uomo ha avuto, ha e avrà bisogno di attimi di solitudine, attimi da dedicare a se stesso e ai propri accaduti e questo verrà ricercato proprio nel verde che loro stessi hanno abbattuto piuttosto che nell’ammasso di cemento che loro stessi hanno creato. L’uomo distrugge però poi rimpiange. Questa è la vita.
(Miriana Li Greci)
Questo viaggio è stato un’esperienza più unica che rara,e ciò che lo ha reso tanto speciale sono le persone con cui ho avuto la l’opportunità di condividere questi momenti unici. Ogni giorno era a se stante,con una melodia diversa dal giorno precedente,eppure nonostante passasse era come se il tempo lí,con i miei compagni che ho avuto l’opportunità di conoscere meglio,non passasse.Non dimenticherò mai la tipica colazione Nord-Irlandese ed i panorami che quello splendido paese ci ha offerto, il calore della gente,ed il senso di orgoglio che ho percepito nella gente del posto.
(Paul Amposah)